Un'altra Civiltà

Un'altra Civiltà

  • 流派:Reggae 雷鬼
  • 语种:意大利语 纯音乐
  • 发行时间:2012-05-27
  • 类型:录音室专辑

简介

I Babamandub iniziano ad esplorare il vasto universo reggae negli ultimi mesi del 2001. Continue variazioni di formazione dei primi anni non hanno impedito alla band di mantenere una continuità di concerti che li ha visti nel 2004 in scena in vari importanti festival, quali Rafanass e Sfumature di Rovereto, Oltrasuoni di Dro e Fool Moon Reggae Night di Venezia. Nello stesso anno acquisiscono la formazione definitiva che, al di la di qualche innesto temporaneo, manterranno fino ad oggi: questa stabilità porterà la band ad essere definita sul Trentino del 17.11.2005 come “l’unica, vera, consapevole realtà reggae della zona” e su l’Adige del 10.07.2010 come “punto di riferimento imprescindibile per gli amanti dei ritmi in levare in Trentino”. Negli anni successivi continuano la loro presenza nei principali festival di zona (Rafanass, Feste Vigiliane di Trento, Mesiano, Nomi on the Rock, Martignano All Ska, Destortom, Suan Rock, Sarca Roots Festival, Flatstock, Primo Maggio a Drena, Miracle Hill Festival di Renon e Polar Noise) e in quelli nazionali, come il Sunsplash di Osoppo (UD), il Wintersplash di Marghera (VE), la Festa dell’Unità di Rovigo, il Bornasco Reggae Festival di Biella, il Delirium Festival di Rivolta d’Adda (MI) e la Notte Bianca del Monte Tomba (BL), nonché in locali quali il Ca.Cu.Bo di Bologna e il Camillo Cienfuegos di Firenze. Tra il 2007 ed il 2009 la band collabora all’organizzazione delle serate reggae del pub Goldfinger di Rovereto, dove ospiterà, tra il 2007 e il 2009, vari artisti italiani ed esteri quali Il Generale da Firenze, El V da Bologna, Sound Vibration da Bonn (Germania), Carabi Near da Venezia, Babaman da Milano, Mr Robinson da Padova e Ultima Fase da Rovigo. I Babamandub raggiungono buoni risultati anche nei concorsi musicali, con la vittoria al Levicosuono 2007, il secondo posto alle selezioni regionali di Italia Wave 2008 ed alcune buone posizioni nell’European Reggae Contest. Dopo la prima produzione discografica risalente al 2006, con l’omonimo ed autoprodotto “Babamandub”, sussegue “Milioni di Persone” del 2008, ugualmente autoprodotto, allegato alla rivista nazionale “Rastasnob” del luglio ‘08 ed oggetto di ottima recensione da parte dell’artista reggae Il Generale sulla rivista “Bashment” dell’agosto ’08. Il nuovo cd, “Un’Altra Civiltà”, registrato da Giacomo Plotegher presso lo Studio 33 di Povo (TN) e co-prodotto da Babamandub e Gulliver Studio di Alex Carlin, continua nella strada tracciata e percorsa dalla band roveretana, in cui le varie sfumature dell'universo reggae vengono annaffiate con un abbondante dose di dub-wize, quella miscela di sonorità ed effetti sonori che porta il reggae dai picchi estremi di vivacità in levare, fino a profondi viaggi introspettivi a cavallo di basso, batteria ed delay. I testi sono in parte in italiano ed in parte in inglese, in linea, oltre che con i precedenti progetti, con la tradizione reggae italiana. All’interno di “Un’Altra Civiltà” sono stati registrati brani di diverso stile, come per esempio il rocker “Get Ready”, il dj-style “Try”, il running “Why Should I?”, il roots “Johnny’s a Good Man” ed il lover “I Want You True”. Anche i temi trattati sono quelli propri della tradizione reggae, come la lotta alle disuguaglianze (“Che Terra è Questa”) e la secolare diatriba tra il bene ed il male, rappresentata nel brano “Johnny’s a Good Man” dalla contrapposizione di due personaggi tipici della letteratura reggae: Johnny (the good man) e John Brown (the Sheriff), che nel capitolo scritto dai Babamandub arriva ad una vera e propria “resa dei conti”. L'intento del gruppo è quello di cercare di entrare nel cuore delle persone con le melodie, nelle gambe con i ritmi e nella testa con le parole, cercando, allo stesso tempo, di aumentare ancora una volta la qualità della registrazione e dell'utilizzo dei suoni. La cosa non è sempre facile, in quanto qualità del suono ed emozionalità a volte viaggiano su binari diversi e per seguirne uno si rischia spesso di perdere l'altro: ai Babamandub il compito di percorrere nel modo migliore questo doppio binario, agli ascoltatori quello di giudicare se la destinazione verrà raggiunta.

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